Verso la Giornata diocesana delle famiglie a Campomorone: ascolto, condivisione, aspettative

La Giornata diocesana delle famiglie in programma domenica 27 ottobre rappresenta un momento importante ed è rivolto a tutte le famiglie della Diocesi.
Da sempre questo incontro si svolge ogni anno e negli ultimi tempi è organizzato dalla Commissione famiglia della Diocesi assieme ai responsabili o ai delegati delle Associazioni e Movimenti che hanno nel loro carisma la famiglia e che svolgono le proprie attività specificamente rivolte a loro: C.P.M., Famiglie per l’accoglienza, Equipes Notre Dame, Famiglie nuove, Incontri coniugali e Rinnovamento nello Spirito.

Ma le protagoniste sono veramente le famiglie che ogni anno sempre numerose accettano l’invito a partecipare e si lasciano coinvolgere in questa giornata; alcune sono “fedelissime”, partecipano sempre, ovunque l’incontro si svolga, altre partecipano perché invitate da amici, oppure in base all’argomento o al luogo prescelto. Proprio così, perché ogni anno, proprio per dimostrare il desiderio e l’importanza di andare incontro a tutte le famiglie la giornata è “itinerante”, ci si sposta per raggiungere le varie zone della nostra grande Diocesi, quindi non più presso il Seminario Maggiore come un tempo, ma nel 2020 nel Vicariato di Marassi – Staglieno, nel 2021 ad Arenzano, nel 2022 in quello di Quarto, nel 2023 nel Vicariato di Albaro, e quest’anno in quello di Pontedecimo – Mignanego – Campomorone, ospiti proprio della parrocchia di San Bernardo Abate a Campomorone.

Ma, come dicevamo, le protagoniste sono le famiglie e negli ultimi anni si è cercato di andare sempre più incontro alle loro esigenze e alle loro richieste proponendo a tutti i partecipanti di compilare al termine della giornata un questionario dove esprimere oltre alle loro impressioni anche le loro aspettative.
La richiesta più frequente è quella di continuare ad ascoltare testimonianze di vita vissuta, incisive e coinvolgenti, offerte da “famiglie normali” che esprimano le gioie, le difficoltà, la fede e la speranza di tutti nella vita quotidiana. Ecco alcune frasi tratte dall’ultimo questionario: «Ascoltare testimonianze di vita vissuta, che oltre le difficoltà delle insidie quotidiane riescono ad alimentare nella famiglia la fede salda in Dio e con Dio»; «Non ero a conoscenza di questo tipo di casa famiglia e sono rimasto colpito favorevolmente dalla forza e dalla fede di queste persone»; «Per noi le testimonianze sono sempre una ricchezza in tutti i sensi»; «Sempre piacevole e formativo ascoltare altre famiglie cristiane».
Molto apprezzata la presenza e la celebrazione con il Vescovo, con la richiesta che sempre più la S. Messa, anche nelle proprie parrocchie di appartenenza, riesca a coinvolgere le famiglie e i ragazzi.

Ma il momento che più viene sottolineato, quasi in tutti i questionari consegnati, è la condivisione in gruppi. Ecco alcune delle testimonianze raccolte: «Bene fare gruppi di coppie che non si conoscono fra loro»; «Ci vorrebbe più tempo per la condivisione nei gruppi (farne almeno 14 e 15, così che siano meno numerosi perché tutti abbiano la possibilità di parlare di più)»; «Tutto è stato molto interessante, soprattutto la condivisione che lascia molti spunti di riflessione»; «Poco tempo per la condivisione»; «Molto bello condividere con altre famiglie – anche con coppie più esperte – veramente un’esperienza arricchente!».
Questo ci sembra un aspetto molto importante: sempre più le famiglie non vogliono vivere isolate, hanno bisogno di incontrarsi, sentono la necessità di condividere, di confrontarsi con altre coppie e famiglie che hanno scelto di vivere cristianamente la propria vita.
Altri hanno scritto: «Bella sempre la condivisione, la conoscenza più spontanea tra le persone nei gruppi. È così che si cammina insieme»; «Sarebbe utile e interessante che si facessero altre giornate diocesane durante l’anno»; «Bisognerebbe proporre incontri di più di una giornata, se no il tempo è troppo poco».

L’esigenza di incontro e di condivisione è reale, è sempre più necessaria; come sottolineava don Pier Luigi Pedemonte nel precedente articolo queste giornate sono un’occasione per far capire alle famiglie che hanno questa sensibilità che è necessario aiutare i propri parroci a ricreare quei gruppi famiglia che in molte parrocchie non esistono più, e che, invece, dovrebbero essere una realtà preziosa e propositiva e un servizio fondamentale da offrire alla propria comunità.
Come Ufficio Famiglia siamo convinti che non sarebbe giusto proporre più giornate a livello diocesano come alcuni chiedono, ma invece dare aiuto e offrire strumenti alle parrocchie e alle associazioni per favorire la nascita di gruppi famiglia.

In quest’ottica, per il secondo anno l’Ufficio diocesano mette a disposizione un percorso di catechesi su alcuni temi portanti del Vangelo secondo S. Luca. L’opuscolo presenta 8 schede con testimonianze e brani di omelie di Papa Francesco. Il testo è liberamente scaricabile qui.

Per concludere, segnaliamo che nei questionari compilati l’anno scorso non sono logicamente mancati osservazioni organizzative, critiche sugli orari o su alcuni aspetti della giornata, tutti messaggi utili per sempre migliorare l’organizzazione dei nostri incontri, apprezzamenti sull’accoglienza festosa e i giochi di conoscenza durante il pranzo, ma soprattutto suggerimenti per tematiche da affrontare nei prossimi anni.

Eccone alcune: difficoltà dell’essere genitori; le realtà dell’affido e dell’adozione; potere dei mezzi di comunicazione e dei social sulle famiglie e sui figli; vivere la fede e la preghiera in famiglia; opportunità di incontro rinnovato per la coppia: conversione, perdono/riconciliazione; i problemi che possono incontrare oggi le famiglie giovani.
Ecco, quello di cui vogliono parlare e condividere le famiglie oggi: spetta a noi tutti, presbiteri e laici, farci strumento nelle mani dello Spirito per condividere sempre di più le nostre vite e la nostra voglia di essere famiglie cristiane nel mondo.

Marco e Maria Campio